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anziana telemedicina

La tecnologia digitale in aiuto alla fragilità degli anziani

Buoni risultati dalla piattaforma My-AHA dell’Università di Torino

L’invecchiamento progressivo della popolazione impone di elaborare nuove strategie per affrontare disturbi cronici e condizioni che saranno sempre più diffuse nei prossimi decenni. Tra questi vanno annoverati sicuramente il declino cognitivo e la fragilità tipiche della terza età.

In questo contesto, possono rappresentare un ausilio importante le tecnologie digitali per monitorare i primi sintomi, come quelle del progetto My-AHA – My Active and Healthy Aging, coordinato dal professor Alessandro Vercelli, dell’Università di Torino, e finanziato dalla Comunità europea nell’ambito del Programma Horizon 2020.

Secondo quanto riferito in un articolo pubblicato sulla  rivista “Age and Ageing”, si tratta di una piattaforma tecnologica che integra diverse App in grado di monitorare lo stato di salute e di suggerire attività utili per prevenire il deficit cognitivo e per mantenere una buona qualità di vita nei soggetti anziani.

Per la validazione di My-AHA sono stati reclutati soggetti con più di 65 anni di età, in condizione di pre-fragilità fisica, cognitiva o psicosociale. Tutti hanno caricato sui loro smartphone le app My-AHA, e sono stati costantemente monitorati in termini di attività fisica, cognitiva e sociale, alimentazione e sonno.

I soggetti sono poi stati suddivisi in due gruppi: il primo, di controllo, è stato seguito secondo i normali standard assistenziali, mentre il secondo ha ricevuto anche l’intervento multifattoriale della piattaforma My-AHA.

“Dopo 12 mesi, i soggetti del gruppo di controllo mostravano un peggioramento significativo della qualità di vita, misurato con una apposita scala dell’OMS – ha commentato il professor Innocenzo Rainero, della Clinica neurologica del dipartimento di Neuroscienze UniTo, Città della Salute e della Scienza di Torino, che ha guidato lo studio di validazione – Al contrario, i soggetti nel gruppo ‘attivo’ hanno mantenuto una buona qualità di vita e mostrato un significativo miglioramento del tono dell’umore e del comportamento alimentare, due parametri molto importanti per la prevenzione delle patologie correlate all’età”.

Folco Claudi

Giornalista medico scientifico