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stimolazione midollo

La stimolazione del midollo spinale nella neuropatia diabetica

Migliora la sintomatologia dolorosa secondo uno studio americano

La stimolazione del midollo spinale può essere una valida opzione di trattamento per alleviare il dolore e proteggere la sensibilità nei pazienti con neuropatia diabetica dolorosa. È quanto emerge dallo studio prospettico, multicentrico, randomizzato e controllato denominato SENZA-PDN pubblicato sulla rivista “JAMA Neurology” da Erika Petersen, dell’Università dell’Arkansas, e colleghi di altri istituti statunitensi.

Per questo studio, i ricercatori hanno reclutato 216 pazienti con le seguenti caratteristiche al basale: diagnosi di neuropatia almeno 12 mesi prima, refrattarietà ai farmaci, intensità del dolore agli arti inferiori di 5 cm o più sulla scala analogica visiva da 0 a 10 punti); poco dolore agli arti superiori (< 3 cm); dose equivalente di morfina non superiore a 120 mg al giorno; emoglobina glicata sotto controllo (10%).

I partecipanti allo studio sono stati randomizzati a ricevere, in un rapporto 1:1, la stimolazione del midollo spinale a 10 kHz insieme alla terapia convenzionale (n= 113) o la sola terapia convenzionale (n= 103). Al termine dei sei mesi di trattamento, i pazienti sono stati sottoposti a un esame neurologico e sono stati valutati per il dolore e la qualità della vita.

L’intensità media del dolore al basale era di 7,6 cm e 7,0 cm, in media, nel gruppo di controllo e di trattamento, rispettivamente. A sei mesi, i partecipanti del gruppo di trattamento hanno riferito un dolore di 1,7 cm, l’85% ha avuto almeno il 50% di sollievo dal dolore e solo il 2,3% ha avuto un peggioramento del dolore. Al contrario, i partecipanti del gruppo di controllo hanno riportato un dolore di 6,9 cm, il 6,3% ha avuto almeno il 50% di sollievo dal dolore e il 52% ha avuto un peggioramento della sintomatologia dolorosa.

All’esame neurologico di follow-up, il 65,9% dei partecipanti del gruppo di trattamento e l’8,5% dei partecipanti della coorte di controllo hanno mostrato un miglioramento.

Folco Claudi

Giornalista medico scientifico