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Demenza: 153 milioni di casi nel mondo entro il 2050

I casi di demenza globale nel mondo aumenteranno fino a quasi 153 milioni nel 2050: è questa la previsione di uno studio presentato da Emma Nichols, della University of Washington School of Medicine di Seattle (Usa), e colleghi alla conferenza annuale dell’Alzheimer’s Association International, tenutasi dal 26 al 30 luglio a Denver, negli Stati Uniti.

Gli autori hanno stimato la prevalenza della demenza dal 1990 al 2019, e hanno calcolato la prevalenza della demenza attribuibile ai tre fattori inclusi nello studio Global Burden of Disease (indice di massa corporea, glicemia a digiuno e fumo). Dai dati emerge un incremento notevole nei prossimi decenni, che porterà quasi a triplicare il numero di persone affette rispetto ai 57,4 milioni stimanti nel 2019 a livello globale.

L’aumento previsto dei casi viene attribuito principalmente alla crescita della popolazione e al suo invecchiamento: i tassi standardizzati per età sono rimasti infatti ampiamente stabili nel corso degli anni.

Un fattore importante di cui tenere conto è l’ampia variabilità geografica degli incrementi di casi previsti: i maggiori incrementi dovrebbero riguardare l’Africa sub-sahariana orientale, nell’Africa settentrionale e il Medio Oriente. Emma Nichols commenta:

Queste stime permetteranno ai decisori politici di comprendere meglio gli aumenti previsti nel numero di individui con demenza, nonché i fattori trainanti di questi aumenti in un determinato contesto geografico. Il grande aumento previsto nel numero di individui con demenza sottolinea la necessità vitale per la ricerca di focalizzarsi sulla scoperta di trattamenti che modificano la malattia e interventi efficaci a basso costo per la prevenzione o il ritardo dello sviluppo della demenza.”

Folco Claudi

Giornalista medico scientifico