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Up to date sulla malattia di Parkinson: il progetto educazionale “Keep ON learning”

Presente e futuro della malattia di Parkinson (MP) in un’ottica multidisciplinare: questo in estrema sintesi il fil rouge di un’imminente iniziativa di aggiornamento organizzata e promossa da Bial, azienda da oltre 20 anni impegnata nella ricerca in neurologia. Nel pieno rispetto delle attuali norme sul distanziamento fisico, a partire dal 25 settembre sarà online il programma educazionale “Keep ON learning”, riservato agli specialisti neurologi che potranno accedervi previa iscrizione sulla piattaforma www.bialparkinson.it. I contenuti sono curati da 14 esperti internazionali nella MP e sono organizzati in 9 sessioni.

In rappresentanza della comunità scientifica italiana, partecipa il professor Angelo Antonini, Responsabile Unità Parkinson e Disturbi del Movimento, Clinica Neurologica, del Dipartimento di Neuroscienze, dell’Università degli Studi di Padova, con cui abbiamo approfondito alcune delle tematiche trattate.

Come accennato, i contenuti sono all’insegna della multidisciplinarietà, e toccano tutti gli aspetti della malattia. L’intento è quello di offrire una panoramica a 360 gradi sulla MP, dalla fisiopatogenesi, alla clinica, alla gestione dei sintomi non motori agli aspetti psicologici, alla terapia. Ma non solo. L’obiettivo è anche creare un’occasione di confronto per comprendere come migliorare la gestione del paziente e la sua qualità di vita, dal momento che tuttora vi sono bisogni non del tutto soddisfatti.

Le prospettive future

Tra le sfide da affrontare possiamo citare innanzitutto la messa a punto di un trattamento efficace in grado di contrastare la malattia al suo esordio. Altro aspetto fondamentale è quello di comprendere la patogenesi delle fluttuazioni motorie e migliorarne la gestione nei soggetti in terapia con levodopa, un problema, come noto, di frequente riscontro.

“Sin dal suo primo utilizzo clinico negli anni ’60”, spiega il prof. Antonini “la levodopa è rimasta il gold standard dell’efficacia sintomatica nel trattamento farmacologico della malattia di Parkinson. Le fluttuazioni della risposta motoria e le discinesie ne compromettono però l’efficacia sintomatica durante il trattamento a lungo termine. La somministrazione discontinua del farmaco a causa della sua breve emivita e dell’assorbimento gastrointestinale irregolare giocano un ruolo importante nella fisiopatologia di queste complicanze motorie. Diversi approcci per migliorare la farmacocinetica e le modalità di somministrazione della levodopa si trovano in diversi stadi di sviluppo clinico e includono nuove formulazioni e vie non orali di somministrazione del farmaco”.

Oggi a disposizione del clinico vi sono differenti opzioni, anche di recente introduzione; si pone pertanto la necessità di comprendere al meglio come associare le diverse molecole per razionalizzarne l’impiego.

In quest’ottica, gli inibitori COMT (Catecol-O-Metiltransferasi) si sono consolidati nel corso degli anni come un’opzione di riferimento.

Di recente, la classe degli inibitori COMT si è ampliata con l’introduzione di opicapone: “un nuovo composto nitrocatecolico con potenti effetti inibitori su COMT e un’inibizione per più di 24 ore dopo una singola dose. Il nuovo inibitore COMT ha il vantaggio di essere somministrato solo una volta al giorno alla dose di 50 mg alla sera. Rispetto sia all’entacapone che al tolcapone, mostra un’inibizione delle COMT molto più elevata negli eritrociti subito dopo l’assunzione e 9 ore dopo.”

Nell’ambito delle nuove soluzioni di trattamento: “opicapone è da considerarsi una opzione terapeutica molto efficace per estendere l’effetto della levodopa e la sua biodisponibilità periferica nella MP sin dall’esordio delle fluttuazioni”, conclude il prof. Antonini.

I contenuti del programma “Keep ON learning” offrono dunque stimolanti spunti di riflessione, approfondimento e discussione: la sfida di oggi è il futuro, una sfida che auspichiamo possano raccogliere tutti gli esperti che si occupano di Parkinson, ma anche un invito a tutti i neurologi interessati ad approfondire una malattia “dai grandi numeri” con un enorme impatto clinico, sociale ed economico.

 

 

Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.