SPMS: le recidive sono associate a una progressione accelerata della disabilità
La correlazione emerge da uno studio osservazionale su 1600 pazienti
Nei pazienti con sclerosi multipla secondariamente progressiva (SMSP), le ricadute sono associate a progressione accelerata della disabilità, secondo quanto riferito in un articolo pubblicato online il 27 luglio su “JAMA Neurology” da Nathaniel Lizak, dell’Università di Melbourne, in Australia, e colleghi. Si tratta di uno studio osservazionale di coorte in cui gli autori hanno analizzato in modo prospettico i dati del registro internazionale MSBase relativi a 1621 pazienti con SMSP.
I ricercatori hanno scoperto che il 40,8 per cento dei pazienti ha avuto ricadute sovrapposte durante la SMSP. L’assunzione della terapia e le ricadute durante la fase precoce di malattia recidivante-remittente non sono risultate correlate con l’accumulo di disabilità durante la seconda fase progressiva.
Durante la fase di malattia secondariamente progressiva, i tassi di ricaduta più elevati sono risultati associati a un aumento del rischio per i pazienti di diventare dipendenti dalla sedia a rotelle (hazard ratio: 1,87). Una maggiore assunzione di terapie in grado di modificare la malattia è risultata associata a un ridotto tasso di progressione della disabilità e a un minor rischio di diventare dipendenti dalla sedia a rotelle tra i pazienti che hanno avuto ricadute sovrapposte durante la SMSP.
“Anche se il trattamento attivo precoce durante la fase recidivante remittente è associato a un ritardo nell’insorgenza della SMSP, il tasso di accumulo di disabilità una volta iniziata la fase secondaria progressiva non è sostanzialmente modificato dalle decisioni di trattamento precoce”, scrivono gli autori.