Neuropatia infiammatoria cronica, l’ecografia può essere utile per la diagnosi
Raggiunti in una sperimentazione livelli di sensibilità e specificità soddisfacenti
Un’ecografia dei nervi può essere abbastanza accurata da rilevare una neuropatia infiammatoria cronica (NIC) e prevedere la risposta al trattamento, secondo i risultati di uno studio pubblicato su “Neurology” da Ingrid J.T. Herraets della Clinica universitaria di Utrecht, nei Paesi Bassi, e colleghi.
L’obiettivo di questo studio prospettico multicentrico era di confermare l’accuratezza diagnostica di un precedente protocollo ecografico breve per la NIC, nonché di confrontare la capacità di identificare i pazienti sensibili al trattamento negli studi di ecografia dei nervi con quella degli studi di conduzione nervosa.
Sono stati coinvolti 100 pazienti consecutivi (73 uomini; età media di 60,7±12,6 anni) con sospetto clinico di NIC, arruolati in tre ospedali nei Paesi Bassi. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a: esame neurologico, test di laboratorio, studi sulla conduzione nervosa ed ecografia dei nervi. Il protocollo ecografico comprendeva cinque siti nervosi: nervo mediano dell’avambraccio e del braccio e le radici nervose C5, C6 e C7.
I ricercatori hanno determinato l’accuratezza diagnostica secondo i criteri della European Federation of Neurological Societies/Peripheral Nerve Society (EFNS/PNS) per polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica/neuropatia motoria multifocale (CIDP/MMN).
Dei 100 partecipanti allo studio, 39 hanno ricevuto una diagnosi di NIC secondo lo standard di riferimento e 33 secondo i criteri di studio della conduzione nervosa dell’EFNS/PNS. La sensibilità e la specificità per la diagnosi di NIC di un primo protocollo ecografico erano del 96,4% e del 40%, rispettivamente; quelle di un secondo protocollo ecografico, basato su standard diversi, erano dell’87,4% e del 67,3% rispettivamente.
Gli studi di conduzione nervosa hanno supportato la diagnosi di NIC in 33 soggetti e l’aggiunta dell’ecografia dei nervi è stata in grado di identificare 11 su 44 ulteriori pazienti con NIC che rispondevano al trattamento.