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Fava, uncaria e liquirizia: una promettente sinergia per contrastare lo stress ossidativo e l’infiammazione nella malattia di Parkinson

Lo stress ossidativo gioca un ruolo chiave nel processo di senescenza cellulare e dunque è alla base di numerose patologie neurodegenerative correlate all’invecchiamento. Una di queste, e forse tra le più importanti sul piano epidemiologico, è la malattia di Parkinson (MP). Attualmente secondo le stime, a livello mondiale più di 10 milioni di individui ne sono affetti, ma con il progressivo invecchiamento della popolazione le previsioni indicano per i prossimi anni un trend di incidenza in continua crescita.

La MP ha un meccanismo patogenetico complesso e multifattoriale, il cui effetto caratteristico è la drammatica perdita di neuroni dopaminergici a livello cerebrale. In virtù di questo meccanismo, il gold standard per la terapia di prima linea è rappresentato dalla L-dopa, in grado di contrastare, seppure non completamente, la perdita di dopamina. Tale trattamento tuttavia presenta alcuni limiti, soprattutto legati ai ben noti effetti collaterali derivanti da una terapia a lungo termine. Va anche ricordato che la MP si caratterizza per un aumento dell’attività della MAO-B (monoaminossidasi-B), responsabile sia della perdita di dopamina che di un aumento della produzione mitocondriale di radicali liberi dell’ossigeno (ROS).

Sulla base di queste considerazioni, negli ultimi anni si è andato via via sempre più potenziando un filone di ricerca volto a esplorare le potenziali proprietà antiossidanti e antinfiammatorie di alcuni composti naturali, in particolare di derivazione vegetale, e i loro effetti neuroprotettivi.

Sebbene i meccanismi siano ancora da chiarire, negli studi su modelli animali di neurodegenerazione e di MP, è stato osservato come l’attività antinfiammatoria cerebrale di alcuni composti possa ridurre il rischio di deplezione dopaminergica. Di particolare interesse si sono rivelati gli estratti di Vicia faba (la comune fava, fonte naturale di L-dopa), di Uncaria rhyncophylla nota anche con il nome di gouteng, pianta molto usata nella medicina tradizionale cinese che già alcuni anni fa ha mostrato un effetto neuroprotettivo in pazienti con MP, e Glycyrrhiza glabra (ovvero liquirizia), particolarmente ricca in polifenoli.

Allo scopo di chiarire meglio il ruolo di questi estratti è stato condotto uno studio italiano, di recente pubblicato su Antioxidants (Orlando G et al. Antioxidants 2019; 8: 602; doi. 10.3390/antiox8120602), su un modello sperimentale di neurotossicità generato da neuroni di ratto HypoE22 e campioni di striato stimolati con 6-idrossidopamina (6-OH-D); quest’ultima è un noto promotore dei processi di infiammazione e degenerazione cellulare. Gli effetti sono stati valutati attraverso l’analisi di biomarcatori specifici di citotossicità e di stress ossidativo/nitrosattivo quali lattato deidrogenasi (LDH), nitriti e 8-iso-prostaglandina F (PGF) sia dopo somministrazione dei singoli estratti di V. faba, U. rhyncophylla, G. glabra che dell’associazione farmacologica (V. faba/G. glabra/U. rhyncophylla; Parkininax®, Cristalfarma). Per completare l’analisi è stata valutata anche la velocità di turnover della dopamina. I risultati ottenuti hanno mostrato una maggiore efficacia dell’associazione rispetto ai singoli fitoestratti nel contrastare l’upregulation della LDH e dei nitriti e nel ridurre il turnover della dopamina a livello dello striato. Di fatto dunque questo lavoro mostra un’azione sinergica dei tre fitoestratti che si esplica attraverso una maggiore attività antiossidante e antinfiammatoria e pertanto costituisce il razionale per il suo impiego al fine di potenziare gli effetti dei singoli componenti.

Parkininax® è il costituente principale di parson® (Cristalfarma), un integratore alimentare contenente anche vitamina C ed E, particolarmente indicato per favorire il benessere mentale e le funzionalità del sistema nervoso. Attualmente Cristalfarma sta prendendo in considerazione ulteriori progetti di applicazione clinica di parson® indirizzati ai pazienti affetti da malattia di Parkinson.

Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.