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Un fattore predittivo di ictus ischemico precoce

ll genotipo APOE ε4 è correlato a una più precoce insorgenza

L’apolipoproteina E (APOE) ε4 è associata a una più precoce insorgenza dell’ictus ischemico ma non agli esiti dell’ictus, secondo i risultati dello studio pubblicati su “Neurology” da Cecilia Lagging e colleghi dell’Università di Goteborg, in Svezia.

Precedenti studi hanno dimostrato che il genotipo APOE è un fattore predittivo dell’esito dell’ictus emorragico, ma sono emersi dati contrastanti sull’effetto di questo genotipo sull’ictus ischemico.

In questo studio, i ricercatori hanno analizzato l’interazione tra i tre alleli APOE comuni (ε2, ε3 e ε4), ed età all’esordio dell’ictus ischemico, gravità, sesso ed esito funzionale dopo l’ictus su una coorte di 6165 soggetti, coinvolti nello studio di associazione sull’intero genoma denominato Genetics of Ischemic Stroke Functional Outcome.

Gli autori hanno confrontato gli effetti dell’allele APOE ε4 e ε2 con quelli dell’allele più comune, ε3. L’analisi statistica ha rivelato un’associazione tra aumento della frequenza allelica di ε4 e precoce esordio dell’ictus, che era evidente in entrambi i sessi, ma solo nei casi di primo evento. Tuttavia, non sono emerse prove di effetti diretti di ε4 sull’esito dopo l’ictus.

Solo tra i soggetti di sesso maschile, è risultata un’associazione statisticamente significativa tra frequenza allelica di ε2 ed outcome funzionale scarso dopo l’evento ictale, in seguito all’aggiustamento per familiarità, età e gravità dell’ictus.

Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.