Un approccio multidisciplinare per il Parkinson
Un convegno a Roma sottolinea i vantaggi dell’integrazione ospedale-territorio
Il percorso assistenziale più efficace per il Parkinson si basa su un approccio multidisciplinare, che si può mettere in campo grazie alla collaborazione di specialisti e medici di medicina generale. Se ne è parlato recentemente a Roma nel corso del convegno su “Diagnosi precoce e presa in carico dei Malati di Parkinson. Integrazione Ospedale-Territorio”.
“Il convegno ha rappresentato un primo importante momento di confronto con chi insieme a noi opera sul territorio per consolidare un vero e proprio network di intervento specialistico su questo tipo di malattia in grado di gestire il percorso terapeutico del paziente garantendo la precocità della diagnosi e l’efficacia del trattamento”, ha spiegato Tiziana Frittelli, direttrice del Policlinico Tor Vergata. “Il sistema sanitario ha necessità di una vera integrazione tra ospedale e territorio, che parta dalla condivisione delle conoscenze, delle terapie, dei percorsi di cura, condizioni necessarie per una presa in carica integrale. Bisognerà poi coinvolgere le associazioni dei pazienti e le loro famiglie, i caregiver in genere, in una patologia, la cui gestione coinvolge un’intera comunity e incide profondamente sulla qualità della vita”.
Un buon esempio di applicazione pratica di questo approccio alla malattia è il primo percorso diagnostico terapeutico e assistenziale sperimentale nel Lazio, grazie alla collaborazione tra il Centro Parkinson del Policlinico Tor Vergata e la Casa della Salute di Torrenova di Roma. Finora, 30 pazienti hanno potuto usufruire del servizio che prevede una valutazione neurologica, test cognitivi, test neurovegetativi e studio del sonno.