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parkinson marcia

Prevedere il congelamento della marcia nel Parkinson

Uno studio ha individuato alcuni biomarcatori significativi

Il congelamento della marcia nei soggetti nelle fasi precoci della malattia di Parkinson può essere previsto dalla beta-amiloide 1-42 (CSF Aβ42), secondo uno studio pubblicato recentemente sulla rivista Neurology da Ruyul Kim del Policlinico universitario di Seul, in Corea del Sud, e colleghi.

Gli autori hanno analizzato i dati di 393 individui raccolti nell’ambito del Parkinson’s Progression Markers Initiative, selezionando quelli con recente diagnosi di Parkinson, nessuno dei quali presentava congelamento della marcia all’inizio dello studio. Tra i criteri per l’inclusione, vi erano l’età uguale o superiore a 30 anni alla diagnosi, e due dei seguenti segni: rigidità, tremore asimmetrico a riposo, bradicinesia. Per cercare i fattori correlati al congelamento della marcia mediante regressione di Cox, hanno misurato tau totale, A42, a-sinucleina, tau181 fosforilata e il rapporto tra CSF Aβ42 e tau totale al basale.

Durante il periodo di follow-up di 4 anni, tra questi biomarcatori del fluido cerebrospinale, quello che ha mostrato un’associazione con il congelamento della marcia era l’Aβ42 (hazard ratio 0,997). Il congelamento dell’andatura era anche predetto dal sesso maschile, dalla captazione del trasportatore della dopamina nel caudato, dai punteggi del Montreal Cognitive Assessment, dalla sezione motoria della Movement Disorders Society Unified Parkinson’s Disease Rating Scale, e infine dall’instabilità posturale e dalla difficoltà di deambulazione.

Unendo CSF Aβ42, punteggio di difficoltà di andatura posturale, instabilità e captazione del trasportatore della dopamina nel caudato, i ricercatori dello studio hanno compilato un modello con discriminazione migliorata rispetto a qualsiasi fattore (area sotto la curva = 0,755) e migliorata bontà di adattamento.

Secondo le conclusioni degli autori, dunque, il CSF Aβ42 è un predittore precoce per lo sviluppo del congelamento dell’andatura in pazienti con malattia di Parkinson. Inoltre, lo sviluppo di questo segno del Parkinson può essere predetto con accuratezza soddisfacente da un modello che integra tre parametri indipendenti: punteggi standard, attività del trasportatore della dopamina e CSF Aβ42.

Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.