La dieta mediterranea migliora la funzione cognitiva
La correlazione è emersa da uno studio su adulti con diabete di tipo 2
La dieta mediterranea è associata a una migliore funzione cognitiva nei pazienti adulti affetti da diabete di tipo 2. È quanto risulta da uno studio osservazionale di due anni condotto analizzando un campione di 913 soggetti portoricani affetti da diabete di tipo 2, raccolti nell’ambito del Boston Puerto Rican Health Study, in cui sono stati raccolti dati riguardanti le abitudini comportamentali e dietetiche dei partecipanti allo studio tra il 2004 e il 2007.
In particolare, i ricercatori hanno valutato l’aderenza alla dieta mediterranea, sulla base di un punteggio standardizzato a 9 item chiamato Mediterranean diet score (MeDS), e lo stato cognitivo sulla base di una batteria di sette esami neuropsicologici al basale e alle visite di follow-up a 2 e 5 anni. I test neuropsicologi comprendevano la Mini mental state examination, il Test delle 16 parole, lo Stroop test, il Digit span (nelle due versioni forward e backward), il Test di fluenza verbale, il Test dell’orologio e quello di copiatura di una figura.
Secondo quanto riferito nell’articolo di resoconto pubblicato sulla rivista “Diabetes Care” da Josiemer Mattei della Harvard T.H. Chan School of Public Health a Boston, al basale il 74,2% dei partecipanti non era sotto controllo glicemico (hemoglobin A1c ≥7%).
Nei partecipanti con diabete di tipo 2, il punteggio di MeDS più elevato era associato, in modo statisticamente significativo a una variazione più elevata a 2 anni del punteggio della funzione cognitiva globale, della Mini mental state examination, del Test delle 16 parole, del Digit span forward e del Test dell’orogologio, ma non significativamente associato agli altri test cognitivi.
Il controllo glicemico ha ulteriormente sostenuto i benefici della dieta mediterranea nei partecipanti con diabete di tipo 2, suggerendo che la dieta e una gestione efficace del diabete possono aiutare a preservare la funzione cognitiva.