Recuperare l’afasia con la stimolazione transcranica
La tecnica tDCS migliora gli esiti della logopedia
Circa un terzo dei pazienti con ictus è colpito da afasia. Questa condizione viene generalmente trattata con la logopedia, incentrata fondamentalmente su esercizi di denominazione. Anche se questi esercizi hanno dimostrato di aiutare alcuni pazienti a recuperare alcune capacità di usare il linguaggio, il trattamento non ha esito positivo in tutti i pazienti e il recupero può essere particolarmente difficile nei pazienti con afasia a lungo termine, della durata di sei mesi o più dopo l’ictus.
Sulle pagine della rivista Journal of the American Medical Association – Neurology,un gruppo di ricercatori dell‘Università della South Carolina (USC) e della Medical University of South Carolina (MUSC) riportano i risultati incoraggianti emersi da uno studio di fase II sul trattamento dell’afasia secondaria a ictus mediante stimolazione transcranica a corrente continua (tDCS).
“A sei mesi dal completamento del trattamento, la risposta al trattamento dell’afasia è più che raddoppiata per i pazienti sottoposti a stimolazione elettrica rispetto a quelli che hanno ricevuto la stimolazione con placebo”, ha affermato Julius Fridriksson, direttore del Center for the Study of Aphasia Recovery dell’USC, commentando i risultati. “Se questo effetto dovesse essere supportato da ricerche future, potrebbe portare un grande cambiamento nel modo in cui viene gestita la riabilitazione del paziente dopo l’ictus”.
Durante le sessioni di test, 74 soggetti di età media di 60 anni, colpiti da ictus e affetti da afasia da almeno sei mesi sono stati randomizzati a ricevere la stimolazione transcranica mediante tDCS o un trattamento placebo mentre seguivano il normale iter di riabilitazione linguistica con esercizi di denominazione per tre settimane. Il gruppo di trattamento è riuscito a denominare correttamente, in media, 14 oggetti in più rispetto al basale contro gli 8 del gruppo placebo, con un incremento del 70%.