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Prevedere la risposta ai triptani nei pazienti con emicrania

Inserito il 20 Nov 2018
da : redazione
Commenti: disabilitati
Tag: emicrania, rischio genetico, triptani

Utile un punteggio di rischio genetico scoperto da uno studio italiano

Secondo uno studio pubblicato su The Journal of Clinical Pharmacology da Salvatore Terrazzino, dell’Università del Piemonte orientale a Novara e colleghi di altri istituti italiani, i punteggi di rischio genetici focalizzati su due polimorfismi a singolo nucleotide (SNP) associati a emicrania senza aura potrebbero aiutare a prevedere la risposta del paziente al trattamento con triptani.

I ricercatori hanno considerato 172 i pazienti (80,8% di sesso femminile, età media 38,7 anni) che hanno ricevuto un trattamento a base di triptani per emicranie senz’aura calcolando un punteggio di rischio genetico, basato su SNP in 6 marcatori singolo-locus, e l’impatto che la terapia con triptani aveva sull’intensità di mal di testa. I pazienti hanno registrato informazioni sull’intensità del dolore emicranico prima di assumere il farmaco e 120 minuti dopo; sono stati così suddivisi tra quelli che mostravano una risposta coerente (cioè quelli con una diminuzione di almeno due punti nel livello di dolore dopo la somministrazione) e quelli che mostravano una risposta incoerente (risultati differenti dopo l’uso di triptani).

L’analisi statistica ha mostrato che l’allele rs6724624G aveva una debole associazione con una risposta incoerente (odds ratio 2,14), che però non permaneva dopo una correzione per confronti multipli (valore q per il tasso di false scoperte = 0,066). Dei cinque modelli di rischio genetico creati, il GRS-2, che includeva gli SNP di rs6724624C e rs1024905G, avevano un tasso di risposta complessivo di 0,62 e rimaneva inversamente correlato a un rischio di risposta incoerente dopo correzione per confronti multipli (valore q per il tasso di false scoperte = 0,045).

In conclusione, usando il punteggio di rischio genetico includendo gli SNP rs6724624C e rs1024905G “migliorava in modo significativo l’accuratezza della discriminazione tra risposte coerenti e incoerenti tra i pazienti che assumevano la terapia a base di triptani per il trattamento dell’emicrania senz’aura”.

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