L’arma segreta cubana della concussione cerebrale
È possibile indurre tramite stimoli acustici particolari un danno cerebrale simile alla concussione meccanica?
Il sospetto che ciò possa davvero accadere è iniziato alla fine dell’anno scorso quando una ventina di diplomatici americani di stanza a Cuba hanno cominciato ad accusare strani problemi di salute, correlabili a un trauma cranico cerebrale che non avevano però mai subito: calo uditivo permanente, forti cefalee, insonnia, alterazioni dell’equilibrio fino a disorientamento cognitivo, con problemi di memoria, difficoltà verbali, procedurali e di concentrazione.
Heather Nauert, il portavoce del dipartimento di Stato USA aveva parlato di un dispositivo sonoro segreto che avrebbe colpito almeno 16 americani collegati all’ambasciata statunitense.
Mercoledì 14 febbraio scorso, i ricercatori della Penn University diretti da Douglas Smith e Randel Swanson hanno pubblicato su JAMA i risultati degli approfondimenti clinici eseguiti su 20 diplomatici. Lo studio li ha portati a definire una nuova sindrome da concussione senza concussione, caratterizzata da alterazioni persistenti della memoria e del pensiero e da problemi acustici e visivi, riconducibile all’esposizione a uno strano rumore, subita a casa o negli alberghi in cui dimoravano.
Pur non avendo subito alcun tipo di trauma concussivo, i sintomi lamentati e la loro evoluzione clinica erano sovrapponibili a quelli di una sindome concussiva cronica.
Fortunatamente questi sintomi regrediscono spontaneamente o comunque rispondono ai trattamenti convenzionali delle normali concussioni meccaniche.